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2.8.07

FINALMENTE POCHESCI!!!!

Finalmente lo possiamo dire: i fratelli Pochesci, Daniele e Luigi – in rigoroso ordine alfabetico –, vestiranno il prossimo anno la maglia del Black & Blue! È un finalmente liberatorio perché la trattativa è stata molto difficile come, del resto, c’era da aspettarselo visto che si parla di 2 persone in grado di far cambiare marcia a qualunque squadra. Con questo colpo di mercato Pisa diventa a tutti gli effetti la squadra più giovane della serie A e, se già ora può lottare per i primi posti della massima competizione italiana, le prospettive non potranno essere più che rosee.
È bene spendere, però, qualche parola sul modo con cui i fratelli Pochesci sono approdati sulla sponda nero-azzurra.
L’iniziale difficoltà è stata quella di far prendere coscienza ai fratelli Pochesci della possibilità di cambiare squadra. Infatti, nessuno di loro sembrava assolutamente intenzionato a lasciare il CCT Roma appena retrocesso in serie B e l’ufficialità della notizia è stata possibile darla solo alla fine del mese di Luglio, quando i due fratelli, dopo un incontro con le persone del CCT Roma, hanno ritenuto non ci fossero più le condizioni per continuare l’avventura nel vecchio club, senza per questo precludere eventuali ritorni, ed accettare l’offerta del Black & Blue. Il legame con le persone di Roma era ed è tuttora molto forte e la decisione di venire a Pisa è stata molto travagliata. Oltre a ciò, la trattativa ha assunto anche dei contorni a tinte fosche perché, oltre alle normali offerte che squadre di serie A e di serie B hanno fatto ai fratelli, ci sono stati anche faziosi, comici e mal riusciti tentativi di far passare il gruppo di Pisa in cattiva luce. In particolare, la diceria per la quale con i 2 fratelli Pochesci la squadra di Pisa si sarebbe trovata ad avere troppi extra-regione – 5 per la precisione secondo queste voci: Bertelli Simone, Capossela Stefano, Suffritti Matteo e per l’appunto i 2 fratelli – è stata a dismisura ingigantita. Tanto per puntualizzare, questa è a tutti gli effetti una clamorosa castroneria. Infatti:
- Bertelli Simone è a tutti gli effetti toscano di nascita e di residenza ed al momento non ci sono i presupposti per un cambio di residenza. I mal pensanti e tutti coloro che sarebbero ben contenti di questo faranno bene a trovare altre strade per mettere in difficoltà Pisa
- Tra gli extra-regione prima citati, grazie alla meravigliosa regola che vige nel calcio da tavolo italiano per la quale il criterio della regionalità è discriminato, udite bene, dalla RESIDENZA ANAGRAFICA, ci sono una o due persone che potrebbero nel corso di quest’anno ottenere la regionalità toscana, sempre a tutto svantaggio dei denigratori di Pisa
- Pisa ha puntato sui fratelli Pochesci, non tanto per competere in 2 tornei italiani come la maggior parte dei club in Italia si propone di fare, bensì per competere anche sul fronte internazionale dove, come tutti ben sanno, è un po’ difficile essere sempre presenti e competitivi all’estero con una rosa di 5 persone. A meno che non interessi andare una volta all’anno a fare una scampagnata in qualche capitale europea…
Detto questo c’è da chiedersi perché 2 giocatori di livello come i fratelli Pochesci, cercati da buona parte dei club italiani, abbiano scelto il progetto e la proposta fatta da Pisa. Il motivo principale è che i fratelli Pochesci sono dei buongustai, quello secondario può essere suddiviso in 3 aspetti che probabilmente solo Pisa poteva offrire contemporaneamente:
- competitività della squadra: con i fratelli Pochesci, Pisa potrà schierare una squadra più che competitiva grazie alla lunga esperienza ad alto livello dei Pochesci, condita anche da notevoli risultati individuali ed a squadre. Le caratteristiche di gioco dei 2 nuovi acquisti possono integrarsi ottimamente con quelle di una squadra che quest’anno ha mancato – forse – per un soffio la qualificazione alla coppa dei campioni
- presenza su più fronti: la rosa di Pisa, oltre ad essere competitiva, è così ampia da poter affrontare, oltre ai tornei italiani, anche i tornei internazionali sempre nelle condizioni di poter giocare per vincere
- forza del gruppo: il gruppo di Pisa è ormai un gruppo consolidato di amici prima che di giocatori. Per chi pratica calcio da tavolo è ormai agli occhi di tutti quanto siano poco competitive le squadre costruite con il portafoglio, dove lo stimolo per i giocatori non deriva dalla voglia di vincere assieme, ma da quella di rimpinzare le tasche.
Ma se è vero che i Pochesci hanno scelto Pisa, anche Pisa ha puntato dritto sui Pochesci. Questo perché, oltre ad essere 2 grandi giocatori di calcio da tavolo – addirittura Daniele è stato nel giro della nazionale italiana, non finlandese! – sia in termini di livello che di esperienza, sono principalmente due belle persone. Daniele e Luigi sono due persone squisite con le quali è divertente passare una serata insieme, fare un viaggio verso qualche sede di gioco, oppure trascorrere il tempo nelle pause di un torneo. Figuriamoci come deve essere bello vincere qualche torneo assieme – e chissà quale! –. Questo senza niente togliere a tutte le persone che fino ad oggi hanno contribuito e contribuiranno a creare e mantenere un clima splendido all’interno di uno dei club più forti del mondo.
Quello che è certo è che noi tutti siamo consci di aver fatto il più grande colpo di mercato di questa stagione: ora c’è solo da rimboccarsi le maniche per dimostrarlo sul campo!